Tratto dal documento finale Osservatorio del Sud |
Da troppo tempo il Mezzogiorno reale è senza voce e rappresentazione. Sulla stampa e nel discorso pubblico dominano narrazioni superficiali, stereotipate, sommarie, manipolate e più di recente addirittura “neoborboniche”. Nell’opinione pubblica prevale un’idea di Sud economicamente e civilmente arretrato, impermeabile alla contemporaneità capitalistica, pervaso da particolarismo, inefficienze, corruzione, criminalità. Il Sud come un’”altra” Italia, con meccanismi di regolazione politico-sociale dissonanti rispetto a quelli dominanti, come l’area che deprime le potenzialità di sviluppo e innovazione dell’intero paese. La “costruzione” caricaturale di un Sud altero e inguaribile offre un duplice alibi alle classi dirigenti del Nord: da un alto, attribuire interamente al Mezzogiorno la responsabilità degli affanni del Paese, che senza il Sud sarebbe più ricca e crescerebbe più velocemente, e, dall’altro, invocare sistematici tagli ai trasferimenti pubblici, correnti e in conto capitale, verso le regioni meridionali considerate congenitamente incapaci di farne un buon uso.
Franco Arminio Bio:
FRANCO ARMINIO è nato a Bisaccia in Irpinia d’Oriente nel 1960. Ha pubblicato sei raccolte di versi, Cimelio dei profili (Sellino, 1985), Atleti (associazione librai avellinesi, 1993) Homo timens (Sellino, 1997), Sala degli affreschi (Sellino, 1999), Poeta con famiglia (D’If, 2009), Stato in Luogo (Transeuropa, 2012), La punta del cuore (Mephite, 2013).
In prosa ha pubblicato Siamo esseri antichi (Sellino, 1998), una lettura della civiltà contadina attraverso il repertorio fotografico del centro Guido Dorso, Diario civile (Sellino, 1999), L’universo alle undici del mattino (D’if, 2002), Viaggio nel Cratere (Sironi, 2003), Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2007), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza, 2008, Premio Napoli), Nevica e ho le prove (Laterza, 2009), Cartoline dai morti (Nottetempo, 2010, Premio Dedalus, recentemente tradotto in Russia), Oratorio Bizantino (Ediesse, 2011), Terracarne (Mondadori, 2011, premio Carlo Levi, premio Paolo Volponi), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori, 2013), Il topo sognatore e altri animali di paese (Rrose selavy) Tutti questi libri, tranne l’ultimo, appena uscito, sono stati accolti con entusiasmo dalla critica e dai lettori. Recensioni sono apparse su tutti i quotidiani e i settimanali nazionali, oltre alle principali riviste letterarie.
È anche autore di documentari: Un giorno in edicola, La terra dei paesi, Scuola di paesologia, Giobbe a Teora, Terramossa. In questi video si mostra come sono oggi i paesi del sud interno, mettendo in rilievo la bellezza dei paesaggi e i danni prodotti da un certo tipo di modernità. Nel 2010 è stato realizzato un film sul suo impegno dal titolo Di mestiere faccio il paesologo. La trasmissione Rai Geo&Geo ha appena realizzato un documentario sul suo lavoro ambientato tutto in Lucania.
Collabora con “il Manifesto” e ” il Fatto quotidiano”. Ha scritto lungamente per il Mattino di Napoli e per i giornali irpini. In passato ha avuto una rubrica sull’Unità ed è stato inviato di Genteviaggi. Per questo mensile ha realizzato vari reportage tra cui uno su Matera. Suoi articoli, saggi, interviste sono apparsi su Repubblica, Corriere della sera, Internazionale, Diario della settimana, Nuovi Argomenti, oltre che su numerose antologie e raccolte di scritti legati alla montagna, alla civiltà contadina e al Sud interno.
È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, La luna e i calanchi( un anno di azioni paesologiche ad Aliano) una serie di festival e di manifestazioni culturali in cui le arti si incontrano tra loro e incontrano i luoghi, un intreccio testo a ridare valore ai luoghi e nuova vitalità all’esperienze artistiche. Il lavoro ad Aliano in soli due anni si è già imposto come una delle più importante e innovative azioni culturali nei territori.
Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato le scuole di paesologia (ne ha già condotte una decina in ogni parte d’Italia). Ha svolto varie conferenze e incontri sul paesaggio in molte università e centri di ricerche. Si segnalano, tra l’altro, il Politecnico di Milano, la fondazione Fabrica di Treviso, l’università di Napoli, di Roma, di Ferrara, di Firenze (ha all’attivo una collaborazione organica col dipartimento di Urbanistica).
Ha partecipato come scrittore a tanti festival dedicati alla letteratura. I suoi versi e i suoi racconti sono presenti in numerose antologie in tantissime riviste letteraria, su carta e in rete.
Come blogger è animatore di Comunità provvisorie, un blog dedicato ai paesi e al paesaggio. Ho organizzato numerose visite ai luoghi con le persone vicine a questa esperienza. L’idea è di praticare una sorta di turismo della clemenza. Si va a vedere un luogo ma si va anche ad ascoltarlo, in una forma di turismo che intreccia svago e impegno civile. Questa esperienza intreccia saperi e competenze nazionali e internazionali.
Si intende promuovere il Patrimonio culturale e ambientale, in particolare dei luoghi interni del Mediterraneo.
Ha confrontato queste sue esperienze in incontri pubblici con intellettuali e artisti come Franco Farinelli, Franco Cassano, Serge Latouche, Gianni Celati, Mario Dondero, Fabrizio Barca e altri. Recentemente a Rieti, 11-03-13, ha inaugurato, con un suo intervento, il Seminario sulle Aree Interne, organizzato dal Ministero della Coesione Sociale.
blog comunitario:http://comunitaprovvisorie.wordpress.com/