In questo periodo costretti a casa molti di noi cominceranno ad apprezzare la bellezza, che oltre le mura domestiche, la natura ci preserva. Nello sfogliare l’album della Centrale dell’Arte ci siamo ricordati di una giornata primaverile passata con i ragazzi di una scuola elementare coinvolti in una lezione di botanica all’aperto. Conduttori di questa esperienza Daniele Scarpelli (animatore socio pedagogico), Alma Pisciotta (sociologa) e Antonio Piccolo (agronomo). Cosa le piante possono raccontarci, come identificarle e perchè rispettarle. Una piccola lezione fuori dall’aula scolastica, dalla prassi scolastica che impone, spesso, limiti di tempo e di luogo.
Ora più che mai la riflessione che possiamo fare, ricordando quella giornata, riguarda i nostri limiti rispetto alla grandezza della natura e come la stessa, nel bene e nel male, rappresenti la maestra intransigente da seguire con più attenzione.
In conclusione la scuola con grande responsabilità dovrebbe dedicare più tempo alla scoperta del mondo fuori dai banchi e dalle lavagne polverose, fuori dalla monotona e meccanica ripetizione di formule e nozioni.
Limitando il freddo e-learnig a periodi di emergenza come questa e concedendo più spazio all’eco-learning dove il contatto, lo sporcarsi, l’assaporare sono discipline fondamentali e attraverso le quali è possibile imparare matematica, geografia, storia e letteratura con semplicità e umanità.