L’artista Yayoi Kusama ha recentemente emesso delle pubbliche scuse a seguito della scoperta di affermazioni razziste fatte in un suo memoir del 2002. Le scuse sono state diffuse dal San Francisco Museum of Modern Art (SfMoMA) e pubblicate dal San Francisco Chronicle.
Nel suo messaggio di scuse, Kusama ha dichiarato che il suo intento nella vita è sempre stato quello di promuovere l’amore, la speranza, la compassione e il rispetto per tutte le persone, e che si dispiace per il dolore che ha causato.
Kusama è un’artista estremamente popolare, con mostre che attirano centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Tuttavia, la sua recente mostra al SfMoMA è stata oscurata dalla scoperta delle affermazioni razziste contenute nel suo memoir.
Nel memoir, Kusama aveva caratterizzato gli afro-americani come “esseri primitivi e ipersessualizzati” e aveva fatto affermazioni offensive sul quartiere di Greenwich Village a New York.
Le frasi razziste erano state cancellate dall’edizione inglese dell’autobiografia pubblicata nel 2011, ma sono state riportate alla luce da un giornalista e documentarista, Dexter Thomas, provocando una reazione negativa nella comunità afro-americana di San Francisco.
Thomas aveva anche evidenziato la rappresentazione “grottesca e voyeuristica” degli odori e dei genitali dei personaggi di colore in un racconto del 1984 scritto da Kusama, mentre i protagonisti bianchi erano trattati in modo diverso.
Il direttore del SfMoMA, Chris Bedford, ha dichiarato che il museo è “decisamente contrario alle posizioni anti-neri di Kusama e di chiunque altro” e ha annunciato che sarà organizzato un panel l’anno successivo per discutere le dichiarazioni controverse dell’artista.
Il museo sta cercando di affrontare la sfida di come presentare l’opera di artisti che possono essere allo stesso tempo visionari ma hanno anche una storia di pregiudizi e comportamenti dannosi.
Questa polemica si è aggiunta a quella sul prezzo elevato della mostra di Kusama al SfMoMA, che include due “stanze degli specchi” in cui il pubblico può trascorrere solo due minuti e che ha ricevuto critiche per il costo di 30 dollari.
Nonostante le polemiche, la mostra ha registrato il tutto esaurito fino alla fine di novembre.