Il castello di Villandry è stato restaurato nel XX secolo e i giardini sono stati ripristinati secondo le tradizioni rinascimentali. Oggi, il castello e i suoi giardini sono una delle principali attrazioni turistiche della Valle della Loira e sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. I visitatori possono esplorare sia l’interno del castello che i giardini, godendo di una vista spettacolare e di una ricca storia.
Quando Joachim Carvallo (1869-1936) e sua moglie Ann Coleman scoprirono Villandry, si trovarono di fronte a una tenuta la cui antica grandezza era da immaginare. Il posto era stato trascurato per quasi un decennio, con il castello minacciato di demolizione e la tenuta abbandonata.
Joachim Carvallo, medico e ricercatore originario della Spagna, era sposato con Ann Coleman, anch’essa scienziata e erede di ricchi magnati americani del ferro e dell’acciaio. Carvallo era un appassionato collezionista d’arte, in particolare della pittura spagnola, e aveva bisogno di una dimora per la sua vasta collezione. Fu questo che lo portò a visitare Villandry nel 1906, e la coppia fu immediatamente conquistata dall’antico fascino della tenuta. L’affare fu siglato per la somma di 120.000 franchi.
Abbandonando i laboratori della Facoltà di Medicina di Parigi, dove aveva condotto ricerche avanzate sulla fisiologia della digestione sotto la guida del professor Charles Richet (Premio Nobel 1913), Joachim Carvallo dedicò ora tutte le sue energie e le sue risorse a ripristinare Villandry al suo antico splendore. Scrivendo nelle sue memorie, affermò: “Quando entrai in possesso di questo patrimonio, compresi l’importanza del lavoro da intraprendere e la necessità di seguire un metodo serio per portarlo a termine.” Infatti, il castello rinascimentale aveva perso il suo carattere a causa delle modifiche apportate nel XVIII secolo.
Curiosità interessante: Joachim Carvallo fu anche l'inventore della radiocronofotografia, una tecnica che permise per la prima volta di osservare le diverse fasi della digestione degli uccelli, combinando radiografia e raggi X.
- Come vero scienziato, elaborò un piano ambizioso:
- Trasformare l’ala destra e il corpo principale del castello in alloggi.
- Ripristinare le facciate al loro vero carattere architettonico.
- Istituire un museo d’arte antica e moderna nell’ala sinistra del castello.
- Ricreare il giardino rinascimentale.
Dopo un periodo di studio per comprendere lo spirito di Villandry, i lavori iniziarono, con una squadra di 100 muratori che contribuirono al ripristino delle facciate al loro antico splendore. L’effetto di queste trasformazioni iniziali fu sorprendente, con Villandry che riacquistò rapidamente il suo carattere rinascimentale.
Villandry conobbe così una seconda rinascita, grazie all’impegno instancabile di Joachim Carvallo.
Villandry, una storia di famiglia
Joachim Carvallo dedicò il resto della sua vita alla restaurazione di Villandry. Dopo il castello, intraprese una completa trasformazione del parco paesaggistico per creare un ambiente verde in armonia con l’architettura minerale. I suoi eredi, François, Robert e ora Henri Carvallo, continuano l’opera del nonno e si prendono cura con la stessa passione del castello e dei suoi giardini, che sono aperti al pubblico dal 1920. In questo modo, preservano l’atmosfera familiare che caratterizza questa residenza sin dalla sua costruzione nel 1532.